Un nuovo capitolo della storia di Magic. Viaggeremo con Teferi indiento rnel tempo, fino alla guerra dei fratelli, Urza e Mishra
Cosa diamine sta succedendo in: la guerra dei fratelli
Cosa diamine sta succedendo in: la guerra dei fratelli
Rieccoci ad un altro appuntamento con la storia di Magic.
Qui di seguito ci saranno i primi 4 capitoli della storia. L'ultimo capitolo, che si ricollega a tutte le "side stories" della guerra dei fratelli, riprende la storia dove era stata lasciata in "Dominaria Unita" e che puoi leggere direttamente da qui.
Se sei di fretta e vuoi una cosa veloce veloce, qui c'è il riassuntazzo dell'intera storia in poche righe.
Anno fine della guerra dei fratelli + 5
Arrivato a Penregon, Tawnos si riunì a Kayla, sorpresa di vederlo dal momento che lo credeva morto, assieme a suo marito Urza.
Lui le mostrò disegni di diversi progetti, sia di Urza che suoi, e spiegò che con le pietre del potere rimaste avrebbero potuto far funzionare quelle macchine: nessuna arma, solo strumenti che avrebbero migliorato la vita degli abitanti e riportato Penregon al suo splendore.
Passarono i mesi e Penregon tornò ad essere una città attiva. Nello stesso periodo, però, iniziarono nuovi problemi, ovviamente.
La capitana Myrel informò Kayla dell'arrivo di centinaia di persone, la maggior parte armate e che sventolavano bandiere sia della fazione di Urza che di Misha anche se il più comune era un semplice striscione nero.
Vista la situazione incerta la regina chiese a Tawnos di completare il muro della città e di convertire i suoi automi alla difesa di Penregon. Due mesi dopo i nuovi "ospiti" arrivarono all'esterno della città e il loro capo Raddic spiegò che erano guerrieri partiti per una crociata contro i maghi, i non viventi e i demoni macchina.
Inizialmente Kayla riuscì a gestire la situazione con diplomazia ma la pace terminò quando uno degli automi di Tawnos venne attaccato al mercato di Penregon. La notizia si diffuse dando inizio allo scontro.
L'assedio di Penregon durò un solo giorno e vide i difensori della città ottenere la vittoria grazie al supporto della macchine di Tawnos, tuttavia gli ultimi avvenimenti fecero riflettere molto l'artefice cambiando il suo punto di vista. I suoi automi erano nati come progetti di macchine da guerra e alla fine il loro scopo principale sarebbe sempre stato quello, inoltre la loro fonte di energia, le pietre del potere, non era infinita e col passare degli anni si sarebbero esaurita lasciando la popolazione a cercare di ottenerne altre e ciò sarebbe terminato in un'altra guerra.
Tawnos guardò diversi dei suoi progetti, strappò le pagine dei suoi vecchi giocattoli meccanici e poi fece la sua scelta: diede fuoco al suo laboratorio lasciando che le fiamme consumassero sia i suoi progetti che quelli di Urza, distruggendo anche diversi automi presenti, fuggendo infine dalla città.
Dopo essere stata privata dell’aiuto e supporto forniti dalle opere meccaniche di Tawnos, Penregon iniziò a cadere in rovina. Gli inverni si facevano più duri ed i raccolti sempre più scarsi. Molte spedizioni vennero inviate in cerca di nuove terre, furono però necessari 10 anni agli esploratori per trovare un nuovo luogo abitabile. Terre verdi nel lontano ovest: oltre l'orlo d'uscita del Khers meridionale l'erba cresceva ancora fitta e forte.
La città di Penregon si spopolò velocemente, un esodo di rifugiati iniziò a dirigersi verso un nuovo futuro a New Yotia.
Il dolore di lasciare la propria casa e il gelo pungente dell'inverno fecero nascere in Kayla ciò che per molto aveva disprezzato, che un tempo rendeva diversa lei da suo marito e che riempì quest'ultimo di desideri di grandezza che lo allontanarono da Kayla.
La magia.
Kayla poteva produrre fiamme dalle mani. All'inizio fu quasi sconvolta dalla scoperta di questo dono, ma col tempo iniziò a renderlo parte di se, riuscendo a controllarlo alla perfezione e sentendosi finalmente libera.
Gli anni passarono e a New Yotia gli abitanti di Penregon trovarono la loro casa.
Kayla, ormai appesantita dalla vecchiaia, passava le giornate in mezzo alla sua gente, non come regina, ma come una persona come tante. Le visite di suo nipote le ridavano un po' del vigore di un tempo, oltre che la possibilità di manifestare la magia in presenza di qualcuno.
Anche il nipote di Kayla era portato per la magia ed infatti le chiese il permesso di mettersi in viaggio verso il Conclave dei Maghi vicino al lago Ronom, dove gli avrebbero insegnato ad usare i suoi poteri al meglio.
I rettori ed insegnanti di questa scuola, erano Tawnos ed Ashnod, reincontrati dopo la fuga del primo da Penregon. Decisi a far si che gli errori dei loro maestri non venissero ripetuti, si prefissarono come scopo quello di insegnare la magia alle nuove generazioni per rendere il loro mondo migliore.
Mentre New Yotia si trasformava sempre più in una grande città, a Penregon rimasero soltanto predoni. Durante una notte il capo dei nuovi abitanti della città venne attaccato da un fantasma nella sua camera, un volto dal colore blu tenue semitrasparente gli si avvicinò.
La figura che apparve di fronte all’uomo altri non era che Teferi, in viaggio attraverso le epoche con l'aiuto di Kaya e Saheeli alla ricerca del segreto per attivare il Sylex.
Il secondo e terzo capitolo della storia raccontano alcuni momenti della guerra tra Urza e Mishra. I protagonisti di questi due capitoli sono:
- Sanwell, un giovane cadetto, promosso a pilota e inviato a le forze di Mishra che stanno invadendo la città. Ogni pilota della sua unità, composta da altri giovani ragazzi, sarà affiancato da un nuovo tipo di automa creato da Urza, capaci di rispondere ai comandi del suo controllore.
Molto presto, però, quelli che erano soldati pronti a combattere e a gettarsi nella mischia, rimarranno inorriditi dalla brutalità della guerra, vedendo morire in modo orribile alcuni dei loro compagni. Nonostante la forza e la precisione degli automi nel mietere nemici, l'intera unità viene pian piano ridotta a due piloti, che alla fine non possono far altro che usare le ultime forze scappare da un'orda di nemici intenta a massacrare i possenti automi.
Alla fine della storia il nostro protagonista sarà l'ultimo sopravvissuto del suo gruppo dato che il suo amico, a causa delle ferite riportate, non riuscirà a superare la notte.
- Aiman, un soldato di una delle fazioni di Mishra, che si risveglia all'improvviso sul campo di battaglia. Un lancinante dolore alla testa e la vista annebbiata non gli fecero notare subito le 3 frecce che aveva conficcate nel corpo: una in volto, una nella gamba e una nel petto.
Era all'inferno. I corpi riempivano lo spazio tra gli edifici, riempiendo la strada dove avevano combattuto. Il nemico erano gli automi controllati dai piloti della storia precedente che, prima di essere distrutti, avevano generato una valanga di morti e feriti tra le fila di Mishra.
La voce di Aiman, in cerca di aiuto era solo una delle tante lamentose grida di soccorso, provenienti da altri soldati feriti. Durante la notte . un fantasma, che brillava di un tenue azzurro attraversava fetido vicolo. Vedendolo, Aiman iniziò a pregare in preda alla paura, pensando che fosse la morte, venuta per raccogliere la sua anima. Dopo essersi guardata in giro la morte disse "Non ancora, è troppo presto" e scomparve. - Due settimane dopo, la febbre di Aiman era passata e mentre usciva zoppicando dalla tenda medica la sua mente andava ancora alla notte in cui la morte lo aveva risparmiato. La guerra di Aiman era finita. La sua vita, lo sapeva per certo, era solo all'inizio.
La morte in realtà era nuovamente Teferi, che viaggiando nel tempo era arrivato in quel momento che, seppur non servisse ai suoi scopi, aveva ispirato un giovane guerriero alla vita.
- Dei soldati della fazione di Urza, che vivono in trincea ormai da anni. Col passare del tempo una moltitudine di soldati è caduta e altrettanti si sono aggiunti alle schiere.
Vengono raccontati alcuni momenti della vita di questi soldati durante la guerra, che si rallegrano per cose semplici ma non scontate, come un pollo per cena al posto della solita brodaglia. Atti di gentilezza, tra commilitoni e da parte del nemico sono all'ordine del giorno. La differenza dell'umore tra chi è ormai impegnato da molti anni in questa guerra e chi invece vede il campo di battaglia per la prima volta. La paura, il coraggio, la rabbia provata dai soldati durante un assalto alle trincee nemiche sono tra i sentimenti che vengono narrati al meglio dagli autori di questa storia, che mostrano un lato molto umano del mondo di Magic, al posto del solito zip zap magia qua e là.
Anche questo capitolo termina con la comparsa di Teferi, di fronte ad un gruppo di ghoul intenti a depredare i copri dei caduti durante la battaglia.
L'ultimo capitolo della storia si intreccia con alcune delle "side stories" della guerra dei fratelli, per cui anziché raccontare le cose come sono state pubblicate dalla Wizard, ovvero alla rinfusa, le ordineremo cronologicamente.
È trascorso un mese dalla battaglia sulla piattaforma di mana, da cui i nostri protagonisti sono usciti più che sconfitti, subendo il rapimento di Karn e la straziante morte di Jaya. La più grande vangata nei denti è stata il tradimento di Ajani, rivelatosi un agente dormiente Phyrexiano.
Su insistenza di Jodah, l'arcimago di Dominaria, la nuova base per la pianificazione di una nuova strategia è stata stabilita alla Torre di Urza.
Numerosi planeswalker del multiverso sono accorsi in sostegno alla guerra contro i pyrexiani, mentre figure come Jace e Chandra sono alla ricerca di alleati in mondi a noi già conosciuti, come Ravnica, Zendikar, Ixalan Kaldheim,…
Nella sala della guerra, improvvisata in un salone, i planeswalker a capo della guerra si preparano per un attacco congiunto nel cuore di Phyrexia. Sotto lo stupore di tutti, Elspeth compresa, le forze di Mirran, capitanate da Koth sono ancora vive, in lotta contro Phyrexia, per la difesa del loro mondo.
Due alleati inaspettati, di cui molti sospettarono, sono Urabrask e Tezzeret, incontrati dalla planeswalker Vivien in “strade di nuova capenna”. Mentre il pretore Phyrexiano sta pianificando una rivoluzione interna a Phyrexia, capitanando le forze in opposizione ad Elesh Norn, Tezzeret segue da vicino le mosse dell'autoproclamata regina phyrexiana. Nonostante questa proposta di alleanza risulti più che sospetta, l'occasione di combinare un attacco sia dall'interno che dall'esterno è troppo ghiotta per rinunciarci.
Un breve briefing tra i vari planeswalker presenti alla torre di Urza, rivela finalmente i piani dei Phyrexiani, che da tempo erano presenti nei vari piani del multiverso. La resina dell’albero del mondo rubata su Kaldheim, che permette di viaggiare tra i reami di quel mondo, verrà usata da Elesh Norn per unire tutti i piani del multiverso a Nuova Phyrexia, decretando la fine della vita pressochè ovunque, tranne che in Molise.
Il tempo a disposizione per agire è molto limitato, fonti anonime hanno previsto un attacco da parte dei Mirran e dei Phyrexiani rinnegati entro pochi giorni. È proprio in questo breve lasso di tempo che Teferi pianifica di trovare la chiave d’attivazione del Sylex di Urza, la devastante arma che un tempo annientò le forze Phyrexiane e portò l’era glaciale su Dominaria.
Grazie al cielo c’è un piano: tornare indietro nel tempo. Facile no?
Data la vanità dell’intervento di Delorean, Sahheli venne in aiuto ai nostri eroi riuscendo a risolvere nuovamente la situazione. Grazie ad antichi progetti e al suo innato ingegno, per Saheeli il viaggio nel tempo è diventato possibile, con la sua ultima invenzione: l’ancora temporale. Il concetto è semplice, Teferi la utilizzerà per individuare un momento specifico nel fiume del tempo, e Kaya farà si che solamente l’anima di Teferi viaggi vada nel passato, così da non rischiare di interferire con gli eventi.
Dopo molti tentativi falliti di viaggio nel tempo, visitando le epoche sbagliate, come visto nei primi capitoli della storia, finalmente Teferi riuscì ad arrivare negli ultimi momenti della guerra tra Urza e Mishra, appena prima che il Sylex venisse attivato.
Dalla ferita sul petto di Urza, inflitta da Mishra ormai fuso con il suo drago d’acciaio, il sangue sgorgò fino a riempire il Sylex. Gli occhi di Urza si illuminarono di una luce accecante e in un attimo la battaglia finì. Un’esplosione devastante, visibile a chilometri di distanza incenerì ogni cosa al suo passaggio, nemici ed alleati. Persino la terra, completamente annerita non trasudava più vita. Solo due figure ancora si ergevano sul campo di battaglia: Urza e lo spirito di Teferi.
Il corpo di Urza era completamente dilaniato, consumato dall’esplosione e dallo sforzo dell’utilizzo del Sylex. Ma le parti del corpo rotte o mancanti si stavano già ricomponendo. Quello era il momento in cui Urza sarebbe asceso allo stato di planeswalker, un essere al tempo, prima della Riparazione, considerato un Dio, il cui corpo era solo un semplice contenitore per ciò che risiedeva all’interno: la scintilla.
Desideroso di sapere la verità e volendo sfruttare quel momento fino all’ultimo, Teferi usò i suoi poteri per fermare il tempo e creare una bolla di stasi, completamente isolata da tutto il resto, per confrontarsi con il suo mentore.
Dopo qualche momento di sorpresa e di spiegazioni, Urza fu più che disponibile a spiegare il funzionamento del Sylex. Nessun incantesimo particolare, nessuna parola magica di attivazione e nessuna chiave era necessaria per utilizzare l’antico artefatto Thran. Era necessaria una persona.
Nel presente, mentre Teferi, Kaya e Sahheli aiutano Teferi nella sua ricerca nel passato, le orde di Pyrexiano stanno invadendo l'intera Dominaria. Solo lo sforzo congiunto di Elsepth con Jodah e Nissa con Wrenn e Sette riuscirà a respingerli, grazie a numerose magie e combo spazzanemici.
L’unico vero grande problema è che parte dell’attacco phyrexiano è riuscito a sorpassare le difese, raggiungendo la Torre dove era presente l’ancora temporale, distruggendola.
Il corpo di Teferi non ha riportato ferite gravi, ma la distruzione del macchinario ne ha separato l’anima, che ora risulta persa nel tempo.
Nessuna soluzione a breve termine sembra aver la capacità di far tornare Teferi in sè. Neanche l'arrivo improvviso di Jace e Nahiri, per la felicità di Nissa, sembra sortire alcun effetto.
Il piano per distruggere Pyrexia non può aspettare e tutte le forze coinvolte si stanno già muovendo per un attacco combinato. Jodah e Wrenn resteranno a vegliare su Teferi e cercare un modo per riportarlo al suo tempo, mentre il resto dei planeswalker si uniranno alla battaglia. Kaya è fiduciosa di aver capito come funziona il Sylex, essendo rimasta collegata a Teferi per tutto il tempo del suo viaggio, e le informazioni, seppur un po' confuse, sembrano abbastanza.
In un misterioso epilogo vediamo Teferi, ancora vivo, che si risveglia in una spiaggia. Non sapendo cosa gli sia successo, né cosa gli capiterà d'ora in poi, può solo sperare che ciò ce a fatto fosse abbastanza, che Kaya abbia ricevuto le informazioni sul Sylex e che i Phyrexiani vengano annientati.
Vedendo orme di persone sulla spiaggia, Teferi decide infine di incamminarsi nell'entroterra, per fare chiarezza sulla faccenda.
L'ultima "side story", completamente scollegata dalle vicende di Dominaria, vede Tezzeret svolgere i suoi doveri di servo a Nuova Phyrexia.
Dopo aver assistito allo smontaggio a mo' di lego di Karn, viene incaricato di portarlo da Elesh Norn. È proprio lungo il tragitto che le vere intenzioni e le motivazioni dell'alleanza di Tezzeret con i Phyrexiani vengono alla luce. In cambio del suo aiuto, Tezzeret riceverà un nuovo corpo, dato che quello attuale sta venendo lentamente consumato dal potere del ponte planare al suo interno.
Un confronto diretto con Karn, però, non fa altro che instillare dubbi nella sua mente, come: Elesh Norn intenderà veramente tenere fede al loro accordo? Che garanzie ci sono che il nuovo corpo che gli forniranno non gli corromperà la mente, trasformandolo? Perché pagare quando prelevo con il bancomat?
La promessa di aiutare Karn a lasciare Nuova Phyrexia, dopo aver scoperto i segreti di Elesh Norn, fanno infine intendere da che parte si schiererà Tezzeret nella battaglia ormai prossima.
Riassuntazzo veloce veloce
Avendo un disperato bisogno delle istruzioni per attivare il Sylex e sconfiggere così i phyrexiani, Teferi si avventura indietro nel tempo, con il supporto di Kaya e sfruttando l'Ancora temporale costruita da Saheeli.
Teferi riesce a trovare Urza, che senza indugi gli spiega come attivare l'artefatto. Purtroppo Teferi non riesce a tornare nel nostro tempo perché nel presente, un attacco dei phyrexiani distrugge l'ancora temporale, separando l'anima di Teferi dal suo corpo. Fortuna vuole che Kaya abbia assistito alla discussione tra Urza e Teferi e anche lei dovrebbe riuscire ad attivare il Sylex.
Il nostro gruppo di eroi allora si prepara a partire alla volta di Nuova Phyrexia dove, tramite un attacco congiunto con le forze di Mirran e i Phyrexiani ribelli, dovrebbero porre fine alla vita di quei mostri.
Oh si, Karn è ancora vivo e Tezzeret è dalla parte dei buoni.
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