Benvenuti nel mondo avvincente e contorto di Odyssey – Black Tales, un Gioco di Ruolo partorito da Officina Meningi che getta una nuova luce sull'epica omerica dell'Odissea. 
Lasciatevi trasportare in un Mediterraneo distorto, popolato da creature mitologiche rimescolate e leggende stravolte. Ma non fidatevi delle storie convenzionali: qui, Ulisse e il suo Equipaggio non sono eroi, ma Predoni spietati, protagonisti di una storia contorta di saccheggi e menzogne.

Immergetevi in un'avventura antiepica low-fantasy, dove gli Dei sono solo ombre di leggende, gli eroi esistono solo nelle narrazioni, e la verità è celata dietro il velo delle bugie. 
Odyssey – Black Tales vi invita a gettare uno sguardo dietro le apparenze, a esplorare le oscurità della realtà nascosta dietro il racconto epico. Sarà compito vostro rivelare la vera storia dell'Odissea.

In questo Gioco di Ruolo, abbraccerete il ruolo di Predoni assetati di bottino o  di Salvatori che cercano di proteggere i Popoli del Mare senza farsi scoprire. Sfiderete i pericoli di una traversata verso l'ignoto, affiancati da un Equipaggio di pirati guidati da un abile capitano. Le vostre scelte influenzeranno il corso degli eventi, dando vita a sette atti avvincenti che compongono la cronaca nera dell'Equipaggio dell'Odissea.
Preparatevi a sfidare la versione distorta dell'Odissea e a scrivere voi stessi la vera storia dell'Equipaggio di Ulisse. L'avventura vi aspetta, pronta a svelare i segreti nascosti dietro le onde del Mediterraneo.

IL GIOCO IN BREVE

Odyssey - Black Tales è un gioco di ruolo per 1, 2 o più giocatori che, con regole semplici, vi farà immergere nel mondo dell'Odissea come nessun altro gioco. 
La malleabilità delle regole rende inoltre Odyssey compatibile con 5e, Old-School Essentials e Mörk Borg. 

Ad inizio partita ogni giocatore si trasforma in un Predone, guidandone l'azione ed interpretandone pensieri e gesti. Sceglierete la vostra Classe tra:

• Spartano: combattente d'eccellenza, addestrato alla guerra.
• Ateniese: un agile ed instancabile stratega militare 
• Acheo: abile diplomatico esperto nelle arti dell’imbroglio e della menzogna 
• Guaritore: combattente con una potente energia spirituale 
• Oracolo: capace di lanciare incantesimi grazie alla conoscenza della Stregoneria 

Una volta scelta, non c'è ritorno.

La collaborazione sarà essenziale, in un gruppo di predoni che dovrà scegliere se seguire la scia di violenze del suo capitano o opporsi e cercare di detronizzarlo.
È proprio il modo in cui compiranno le missioni che i Predoni accumuleranno più o meno Punti Esperienza, avanzeranno di Livello nella loro Classe e sbloccheranno abilità uniche.

Lungo il viaggio sarà anche possibile entrare in possesso di oggetti, che aumenteranno le caratteristiche base dei predoni, Prodezza, Intelligenza e Rapidità. 
Gli oggetti in questione sono i classici presenti in tutti i giochi di ruolo. Si spazia dalle più semplici armi, armature e pozioni, fino ad equipaggiamenti con poteri divini e manufatti mistici. Nulla che chi mastica GDR non abbia già visto fino allo sfinimento.

Il Manuale di gioco vi permetterà di affrontare le avventure narrate nelle cronache nere dell’equipaggio di Ulisse, in 7 avvincenti atti:

• Il sacco di Ismara
• Le delizie proibite dei lotofagi
• La battaglia dei Ciclopi
• L’inganno di Eolo
• La vendetta di Circe
• Vendere schiavi nell’Ade
• La trappola delle sirene (nel regolamento c'è scritto "Ratto delle sirene"?!?!)
   

Per evitare una morte precoce ed assicurarsi la riuscita della missione, i predoni dovranno muoversi furtivamente ed agire con astuzia.

Il come dovremmo comportarci e come i popoli del mare reagiranno nell'immediato alla nostra presenza, viene decretato all'inizio di ognuna delle 3 fasi di cui è composto ogni atto:

• L’Incontro: dove i Predoni prendono contatto con il Popolo del Mare, che potrà rivelarsi pacifico o ostile.
• Il Patto: i predoni potranno ingannare il Popolo del Mare, per facilitare la razzia al suo capitano, o comportarsi realmente da Salvatori per ingraziarsi dei possibili futuri alleati.
• Il Saccheggio: gli accordi presi nel Patto verranno rispettati i traditi?

Nonostante sia disponibile un quickstart con un'avventura one-shot, scaricabile a questo link, Odyssey sa dare il suo meglio se sviluppato sottoforma di avventura in atti. Questo perché man mano che i predoni si muoveranno lungo il Mediterraneo, stringeranno accordi o tradiranno la fiducia dei popoli del mare, potrebbero vendicarsi decretando la fine dei viaggiatori, o fornire loro supporto e aiuto.

LE MECCANICHE

Come per una caterva di altri GDR, la meccanica principale utilizzata nei vari atti è quella della sfida: si lancia il dado e se il risultato è inferiore/maggiore della caratteristica sfidata, si otterrà un bonus/malus oppure si riuscirà o meno nei propri intenti.

Ovviamente non c'è alcun modo di controllare l'esito di queste sfide, se non tramite oggetti, potenziamenti o azioni che permetteranno di modificare le nostre statistiche, in modo da rendere più probabile ottenere il favore del dado, o di ridurre la difficoltà della sfida, ponendoci in una situazione di vantaggio.

Esempio: invece che combattere dei nemici frontalmtente, facendo una sfida normale in prodezza, è possibile tendere loro un agguato, svolgendo una sfida facile in prodezza e ottenendo un attacco extra.

Questo è uno dei tanti esempi che permette ai giocatori di tenere la storia per le redini, indirizzandola dove vogliono con le loro azioni.
Le decisioni su come affrontare la missione dovranno essere prese anche in relazione alla mappa tattica messa a disposizione dal game master. 
Perchè si, l'avventura viene narrata dall'Cantore (il GM) e tutto procede fluidamente senza intoppi finchè non si raggiungono i momenti clou o dei nemici sono vicini.
Propio in queste situazioni tornano utili le mappe, perfettamente disegnate e ricche di dettagli, create per il gioco e fornite con il manuale. Nulla vieta però di disegnarle al momento e a mano, così da avere la massima libertà di personalizzazione.

A parte questo, il gioco procede più che fluido, con i predoni che portano avanti i loro intenti, mentre il Cantore illustra i risultati delle loro azioni e assume il ruolo dei popoli del mare che regiscono agli invasori.

Non saranno però solo i popoli del mare quelli con cui la ciurma di Ulisse interagirà. All'interno del manuale è contenuto un bestiario con ben 28 creature, che vanno da quasi innocui pipistrelli, fino a voraci ed enormi Idre.

Come per le trappole, anche l'utilizzo e il posizionamento dei mostri è in gran parte a discrezione del Cantore, che è libero di mettere in difficoltà i predoni per il suo personale godimento.
Questo creerà un sentimento di quasi perenne ansia da parte dei predoni, dato che anche una sfida fallita con un certo margine evocherà creature che bloccheranno il passaggio. 

Ogni passo dovrà quindi essere calcolato alla perfezione ed ogni zona ispezionata alla ricerca di eventuali trappole. Sarà comunque compito dei predoni scegliere se evitare certi scontri, tentando un approcio più furtivo, o se caricare a testa bassa qualsiasi cosa si muova, sperando in succulente ricompense.

L'ODISSEA DEI DADI

Scaldate i polsi e coprite il tavolo di legno, perchè nel corso di un'avventura lancerete così tante volte il dado da consumarlo in quattro e quattr'otto.
Certo, come detto precedentemente le regole sono semplici ed il Game Master non avrà problemi a spiegarle a predoni alle prime armi, dato che in qualche turno di gioco sapranno entrare nel giusto ordine di idee delle meccaniche base di Odyssey.

Il vero problema risiede nel fatto che bisognerà lanciare un dado letteralmente per fare ogni cosa, tranne che per morire, quello è gratis.
Per i combattimenti questa altro non è che la norma, dato che come D&D insegna, se io attacco il nemico, devo fare con il dado un valore minimo per vedere se il colpo è andato a segno e l'avversario deve tirare a sua volta per vedere se il colpo è stato parato o meno.

Qui è la stessa identica cosa.

La questione però è che il dado verrà usato anche per :

• vedere se si è fallita o meno una sfida. Le sifde alcune volte potranno essere ripetute se svolte contro nemici o gruppi di nemici.
• stabilire il comportamento dei popoli del mare nelle varie fasi di ogni atto
• per vedere se e quanti oggetti sono presenti in un forziere o sono stati lasciati da un nemico sconfitto, di che categoria di oggetto si tratta, quali nello specifico e quanti.
• per vedere gli effetti dell'utilizzo di oggetti in battaglia, come scudi, che potrebbero rompersi, o armi divine, con un numero di utilizzi limitato.
• per concentrarsi, lanciare e resistere ad incantesimi di varia natura.
• per interagire in qualsiasi modo con l'ambiente circostante (trappole, passaggi segreti,...)
• per l'uso di pozioni e altri oggetti ad utilizzo singolo, che potrebbero sortire gli effetti desiderati o farti morire sul colpo.

Sebbene i dadi siano elementi iconici nei giochi di ruolo, una loro eccessiva presenza potrebbe compromettere l'esperienza complessiva del giocatore. 

Certo, parlo io che, in quanto appassionato e amante di GDR narrativi, prediligo un utilizzo minimo dei dadi, per lasciare tutto nelle mani dei giocatori. Qundi questa è la mia opinione.

Un numero significativo di dadi può portare a una maggiore casualità nelle dinamiche di gioco, in questo caso per stabilire il comportamento iniziale dei popoli del mare e la missione affidata ai giocatori da Ulisse.
Troppi dadi però possono anche prolungare eccessivamente le sessioni di gioco, soprattutto quando vengono utilizzati per controllare il risultato di quasi tutte le azioni, portando a un rallentamento del ritmo narrativo e a una diminuzione dell'interesse, in particolare di chi si è alle sue prime sessioni.

Ciò che invece pesa di più, secondo me, è che effettuare così spesso lanci di dadi, compromette la fluidità del gioco e distrae dal coinvolgimento emotivo nella trama, che era proprio quello che speravo di avere in un gioco che, oltre a raccontare la vera storia dell'Odissea, è stato studiato e curato nei minimi dettagli, in particolare nelle illustrazioni.

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